Studio ASSENT-III Plus: l’Enoxaparina ed il Tenecteplase aumentano l’incidenza di emorragia intracranica nei pazienti anziani con infarto miocardico


Nel corso del 2002 Scientific Session dell’American Heart Association sono stati presentati i risultati dello studio ASSENT-III PLUS.
Lo studio ASSENT III ha arruolato 1.639 pazienti che hanno presentato insorgenza dei sintomi di infarto miocardico entro 6 ore.
Un totale di 818 pazienti sono stati randomizzati a ricevere Enoxaparina ( Lovenox ) e Tenecteplase ( Metalyse ), e 821 Eparina non frazionata e Tenecteplase.
L’Enoxaparina è stata somministrata al dosaggio di 30 mg come bolo endovenoso, seguita dalla somministrazione sottocutanea di 1mg/kg ogni 12 ore fino alla dimissione ospedaliera per un massimo di 7 giorni.
L’Eparina non frazionata è stata invece somministrata mediante bolo endovenoso al dosaggio di 60 UI/kg seguita da infusione di 12 UI/kg/h .
L’end point primario di efficacia era rappresentato da: mortalità a 30 giorni, re-infarto o ischemia primaria intraospedaliera.
L’end point primario di efficacia e sicurezza comprendeva anche l’emorragia intracranica o il grave sanguinamento ospedaliero.
La percentuale di ictus nel gruppo Enoxaparina + Tenecteplase è stato del 2,93% versus l’1,34% nel gruppo Eparina non frazionata + Tenecteplase.
L’emorragia intracranica ospedaliera è stata del 2,2% nel gruppo Enoxaparina contro lo 0,97% nel gruppo Eparina non frazionata.
La mortalità a 30 giorni è stata del 7,21% nel gruppo Enoxaparina + Tenecteplase contro il 5,48% nel gruppo Eparina non frazionata + Tenecteplase.
Questo studio dimostra che , sebbene la trombolisi preospedaliera sia in grado di ridurre il tempo di intervento , la combinazione Enoxaparina + Tenecteplase aumenta l’incidenza di emorragia intracranica nei pazienti anziani ( 75 anni o più ) con infarto miocardico. ( Xagena2002 )


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